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Contratti forward: cosa sono e come funzionano

Se ti interessa il mondo della finanza e dei mercati finanziari, probabilmente hai già sentito parlare di contratti forward. Ma sai cos’è un contratto forward e come funziona? E soprattutto, sai quali sono i vantaggi e gli svantaggi di usare i contratti forward per speculare o coprirsi dal rischio?

In questo articolo ti spiegherò tutto quello che devi sapere sui contratti forward: la definizione, le caratteristiche, gli esempi e le differenze con altri strumenti derivati come i futures e le opzioni.

Cos’è un contratto forward

Un contratto forward (a termine) è un accordo contrattuale personalizzato in cui due soggetti privati decidono di operare su un particolare asset vicendevolmente ad un prezzo specifico e ad una scadenza concordati.

L’asset oggetto del contratto può essere una materia prima (come il petrolio o l’oro), una valuta (come l’euro o il dollaro), un titolo azionario (come le azioni Apple o Amazon), un indice (come FTSE MIB o S&P 500) o qualsiasi altro bene negoziabile.

Il prezzo pattuito tra le parti si chiama prezzo di consegna (delivery price) ed è fissato al momento della stipula del contratto. La data futura in cui avviene la consegna dell’asset si chiama data di scadenza (maturity date) ed è anch’essa stabilita al momento della stipula.

Esempio di contratto forward

Per capire meglio come funziona un contratto forward, facciamo un esempio semplice.

Supponiamo che tu voglia acquistare 100 azioni Apple tra sei mesi. Il prezzo attuale delle azioni Apple è di 150 euro. Tuttavia, tu pensi che tra sei mesi il prezzo delle azioni Apple sarà salito a 180 euro e vuoi bloccare il prezzo attuale per non pagare di più in futuro.

Per fare questo, puoi stipulare un contratto forward con un’altra parte che vuole vendere 100 azioni Apple tra sei mesi. Il prezzo di consegna sarà quindi pari a 150 euro per azione e la data di scadenza sarà tra sei mesi.

A questo punto ci sono due scenari possibili

Se tra sei mesi il prezzo delle azioni Apple sarà effettivamente salito a 180 euro, tu avrai fatto un buon affare perché avrai acquistato le azioni a 150 euro invece che a 180 euro. Il tuo guadagno sarà quindi pari alla differenza tra i due prezzi moltiplicata per il numero delle azioni: (180 – 150) x 100 = 3000 euro.

Se invece tra sei mesi il prezzo delle azioni Apple sarà sceso a 120 euro, tu avrai fatto una cattiva scelta perché avrai acquistato le azioni a 150 euro invece che a 120 euro. La tua perdita sarà quindi pari alla differenza tra i due prezzi moltiplicata per il numero delle azioni: (120 – 150) x 100 = -3000 euro.

In entrambi i casi, l’altra parte avrà fatto l’esatto contrario: se il prezzo delle azioni Apple sarà salito a 180 euro avrà perso 3000 euro; se invece sarà sceso a 120 euro avrà guadagnato 3000 euro.

Come puoi vedere dall’esempio, un contratto forward comporta dei rischi e dei benefici per le parti coinvolte.

I rischi dei contratti forward

I contratti forward comportano dei rischi che sono tipici dei contratti a scadenza che non presentano opzione, ovvero la possibilità di recedere dal contratto anticipatamente e senza procedere all’acquisto o alla vendita.

Il primo rischio è il rischio di mercato (market risk), ovvero il rischio che il prezzo dell’asset sottostante vari in modo sfavorevole per una delle due parti.

Ad esempio, se tu hai acquistato un contratto forward su 100 azioni Apple a 150 euro e il prezzo delle azioni scende a 120 euro alla scadenza, tu sarai obbligato a pagare 150 euro per ogni azione anche se il loro valore è inferiore.

Al contrario, se tu hai venduto un contratto forward su 100 azioni Apple a 150 euro e il prezzo delle azioni sale a 180 euro alla scadenza, tu sarai obbligato a consegnare le azioni a 150 euro anche se il loro valore è superiore.

Il secondo rischio è il rischio di credito (credit risk), ovvero il rischio che una delle due parti non sia in grado di onorare i propri impegni al momento della scadenza.

Se tu hai acquistato un contratto forward su 100 azioni Apple a 150 euro e l’altra parte fallisce o non ha le azioni da consegnarti alla scadenza, tu perderai l’opportunità di acquistare le azioni al prezzo pattuito. Viceversa, se tu hai venduto un contratto forward su 100 azioni Apple a 150 euro e l’altra parte fallisce o non ha i soldi da pagarti alla scadenza, tu perderai l’opportunità di vendere le azioni al prezzo pattuito.

I benefici dei contratti forward

I contratti forward offrono anche dei benefici per le parti coinvolte.

Il primo beneficio è la personalizzazione (customization), ovvero la possibilità di adattare il contratto alle proprie esigenze specifiche. Puoi scegliere liberamente l’asset sottostante, il prezzo di consegna, la data di scadenza e altre condizioni del contratto.

Il secondo vantaggio è la copertura (hedging), ovvero la possibilità di proteggersi dal rischio di variazione del prezzo dell’asset sottostante. Se tu sei un produttore di grano e vuoi assicurarti un certo prezzo per la tua produzione futura, puoi stipulare un contratto forward con un acquirente che si impegna a comprarti una certa quantità di grano a un prezzo prefissato in una data futura. In questo modo, tu elimini il rischio di subire perdite se il prezzo del grano dovesse calare.

La differenza tra i contratti forward e i futures

contratti forward futures

I contratti forward sono spesso confusi con i futures, ma ci sono delle differenze importanti tra questi due strumenti derivati.

I futures sono anch’essi dei contratti a termine, ma sono standardizzati e negoziati su una borsa regolamentata. Questo significa che hanno delle caratteristiche prestabilite, come l’asset sottostante, il lotto minimo, la data di scadenza e il margine richiesto. Oltretutto, sono soggetti al controllo della camera di compensazione (clearing house), che garantisce l’esecuzione del contratto tra le parti.

Queste differenze comportano alcuni vantaggi e svantaggi per i futures rispetto ai forward.

I benefici dei contratti futures sono essenzialmente 2:

  • maggiore liquidità, in quanto negoziati su una borsa regolamentata, i futures possono essere comprati o venduti facilmente in qualsiasi momento prima della scadenza;
  • minore esposizione al rischio di credito, perché sono garantiti dalla camera di compensazione. I futures, infatti, riducono il rischio che una delle due parti non sia in grado di onorare il contratto alla scadenza.

Esistono ovviamente anche svantaggi per i futures e sono i seguenti:

  • minore flessibilità, perché sono standardizzati e non possono essere personalizzati secondo le esigenze specifiche delle parti;
  • maggiore esposizione al rischio di mercato, in quanto soggetti a margini e a regolamenti giornalieri, i futures possono richiedere degli adeguamenti frequenti del capitale investito in base alle variazioni del prezzo dell’asset sottostante;
  • potenziale riduzione dei prezzi delle attività all’avvicinarsi della data di scadenza, perché sono influenzati dalla domanda e dall’offerta sul mercato e possono subire una convergenza verso il prezzo spot dell’asset sottostante man mano che si avvicina la data di scadenza.

Contratti futures o forward?

Dipende ovviamente dalle tue esigenze personali. Entrambi hanno un’utilità diversa, come hai letto in precedenza. È necessario quindi studiare le funzioni specifiche di ognuno e adattarle al proprio investimento.

Leggi di più sui contratti forward su Borsa Italiana.

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